martedì 30 settembre 2025

#pianisti 886 - PINNA Riccardo ( ? - viv.)

 

Riccardo Pinna nasce a Sassari in una famiglia di musicisti e comincia a dedicarsi allo studio del pianoforte sin dall’età di sei anni sotto la guida di Roberto Neri. A otto anni viene ammesso al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” della sua città, dove prosegue lo studio del pianoforte con Giovanni Baffero. Nell’aprile 2004, a dieci anni, vince il 1° Concorso regionale “Prime Note... Sulle orme di Mozart” eseguendo il Concerto in La maggiore per pianoforte e orchestra K. 414 di Mozart che ha interpretato, successivamente, con l’Orchestra del Conservatorio diretta da Aurelio Canonici nella Sala “Sassu” dello stesso conservatorio. Ha proseguito gli studi sotto la guida di Andrea Ivaldi, Mariano Meloni e Leonardo Nicassio. Nel 2019 si diploma, con il massimo dei voti e la lode, al Conservatorio di Sassari presentando una tesi sul compositore e pianista catalano Federico Mompou. Nel 2022 consegue la laurea specialistica di Maestro collaboratore, col massimo dei voti, lode e menzione, al Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini” di Genova, discutendo una tesi sui dialetti e sulle lingue minoritarie nell’opera e nella musica vocale da camera italiana. Ha seguito diversi corsi di perfezionamento pianistico, direzione corale e prassi operistica con noti maestri tra cui: Norma Fisher, Bruno Canino, Yuri Didenko, Alessandro Corbelli, Franca Floris. Attualmente è maestro collaboratore di sala per la preparazione dell’attività musicale del Coro del Teatro Lirico di Cagliari ed assistente del maestro del coro Giovanni Andreoli. In ambito operistico ha collaborato con diversi teatri di tradizione in Italia, quali Coccia di Novara, Opera Giocosa di Savona, Rendano di Cosenza, in qualità di maestro collaboratore di sala, palcoscenico, luci e maestro di coro, lavorando con noti Direttori d’orchestra come: Stefano Ranzani, Antonello Allemandi, Giuseppe Finzi, Andrea Sanguineti, Vittorio Parisi, Francesco Di Mauro. È pianista accompagnatore di diverse masterclass di cantanti come Gabriella Ravazzi, Ivanna Speranza, Fabio Armiliato e Marco Camastra e, dal 2021, è fra i maestri collaboratori degli stage internazionali di “Spazio Musica Orvieto - Opere e Concerti” al Teatro Mancinelli di Orvieto sotto la direzione artistica di Gabriella Ravazzi. Dal 2017 fa parte del Trio Lirico “Lieto In…Canto”, insieme al soprano Rita Cugusi ed al tenore Claudio Deledda. Svolge intensa attività concertistica musicale sia in Italia che all’estero (Cina, Perù, Catalogna e Francia), sia da solo che con diversi artisti nazionali e internazionali (Franca Masu, Rosa Zaragoza, Mireia Vives, Borja Penalba, Montse Castellà, Il Volo, Yasmin Bradi, Daniele Di Bonaventura, Gabriele Mirabassi, Paolo Zicconi, Marcello Peghin, Giulio Francesconi, Gino Zambelli, Ignazio Chessa, Orchestra e Coro Filarmonico della Sardegna, Accademia Vocale di Genova), in diversi festival e rassegne (Festival “Barnasants”, “Time to Jazz”per Time in Jazz, “Il Volo. Notte Magica Tour”, “Musica sulle Bocche Fringe International Jazz Festival”, “Franco Oppo 80. 1”, Festival “Isola delle Storie di Gavoi”). Il suo repertorio varia dalla musica classica e antica a quella moderna, popolare e contemporanea.

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martedì 20 maggio 2025

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venerdì 14 febbraio 2025

#pianisti 885 - ALLISON Mose (1927 - 2016)

 

Mose John Allison (Tippo, 11 novembre 1927 – Hilton Head, 15 novembre 2016) è stato un pianista e cantante statunitense, di musica jazz e blues.Nato in Mississippi, si trasferì a New York nel 1956 per iniziare la sua carriera nel mondo del jazz. Si esibì con Stan Getz, Gerry Mulligan, Al Cohn, Zoot Sims, Phil Woods, mentre nel 1957 pubblicò il suo primo album discografico. Il suo pezzo più famoso è Parchman Farm, ma lasciò ai posteri un incredibile catalogo musicale di oltre 150 brani, archivio a cui hanno attinto gruppi come gli Who, le Bangles, i Clash e personaggi come Elvis Costello e Van Morrison.
Laureato in arte e filosofia servì l'esercito per due anni. Nel 1958, a trent'anni, formò un trio insieme a Addison Farmer e Nick Stabulas. La rivista Jet pensava fosse nero, perché cantava blues. Dal 2006 Allison è nella Long Island Music Hall of Fame, e nel 2013 gli venne conferita la più alta onorificenza nel mondo del jazz dal National Endowment for the Arts con una cerimonia ufficiale al Lincol Center. "Quello che posso dire è che ha saputo come costruire la sua felicità" ebbe a dire la moglie.
Mose Allison morì a quasi novant'anni per cause naturali nella sua casa in South Carolina.

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giovedì 13 febbraio 2025

#pianisti 884 - ARGERICH Martha (1941 - viv.)

 

María Martha Argerich (Buenos Aires, 5 giugno 1941) è una pianista argentina naturalizzata svizzera.
È considerata «una delle più autorevoli interpreti della sua epoca, dotata, oltre che di possibilità tecniche fuori del comune, di grandi qualità evocative e di ricerca timbrica, e capace al tempo stesso di segnare le proprie interpretazioni con viva spontaneità».
Martha Argerich iniziò gli studi con la madre, insegnante di pianoforte, e dai cinque ai quindici anni si formò con il pianista crotonese di scuola napoletana Vincenzo Scaramuzza, valente didatta che le insegnò col suo personale metodo, il quale prevedeva di affrontare i problemi tecnici incontrati nella musica suonata, senza esercizi di tecnica. Ha debuttato in concerto all'età di otto anni. Trasferitasi in Europa con la famiglia nel 1955, studiò in Austria con Friedrich Gulda. Frequentò inoltre i corsi di perfezionamento di Arturo Benedetti Michelangeli ad Arezzo e Moncalieri, nel 1960; col Maestro in realtà fece solo quattro lezioni. Benedetti Michelangeli, al quale, in occasione del debutto a New York della pianista, fu fatto notare come il tempo dedicatole fosse esiguo, rispose d’averle insegnato «la musica del silenzio».
Nel 1957, a soli 16 anni e nel giro di poche settimane, vinse due importanti premi - il concorso Ferruccio Busoni di Bolzano e il concorso pianistico di Ginevra - dai quali la sua carriera di pianista ha ricevuto una spinta importante.
Nel 1965 vinse il Concorso Chopin di Varsavia.
Fin dai primi anni della sua carriera ha anche accompagnato altri strumentisti, in sonate o musica da camera.
Ha partecipato a molte giurie in occasione di importanti concorsi, creandosi la reputazione di giudice dal carattere ostinato. Ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di giudice durante il concorso internazionale Frédéric Chopin del 1980 per protesta contro l'eliminazione al secondo turno del pianista croato Ivo Pogorelić.
È stata sposata due volte. Col compositore e direttore d'orchestra Robert Chen fino al 1964, con il quale ha avuto una figlia, Lyda Chen-Argerich, violinista. Tra il 1969 e il 1973 col direttore svizzero Charles Dutoit, padre della seconda figlia, Annie Dutoit, con il quale ha continuato a collaborare sia dal vivo in pubblico sia in registrazioni discografiche. Ha avuto anche una relazione col pianista Stephen Kovacevich, dalla quale è nata la figlia Stephanie Argerich.
Nel 1990 le venne diagnosticato un melanoma maligno, ma, grazie al trattamento, il cancro andò in remissione. Una recidiva nel 1995, con metastasi ai polmoni e linfonodi, richiese un secondo trattamento aggressivo al John Wayne Cancer Institute, con la rimozione di parte di un polmone e l’impiego di un vaccino sperimentale. Il tumore andò nuovamente in remissione e, per gratitudine, la Argerich tenne alla Carnegie Hall un concerto il cui ricavato fu devoluto all'istituto medico.
Venne presentata nel 2013 una pellicola intima sulla sua vita, diretta dalla figlia Stephanie: Bloody Daughter.
La Argerich ha spesso promosso la formazione di giovani pianisti (si ricordino, tra gli altri, Alessandro Mazzamuto, Gabriele Baldocci, Mauricio Vallina, Sergio Tiempo, Polina Leschenko), per mezzo dei suoi festival annuali a Lugano (Progetto Martha Argerich): «Una settimana di ininterrotto bagno di musica per esecutori e pubblico, lasciando carta bianca a una concertista fra le più grandi del nostro tempo. Con un modo di suonare molto particolare, pieno di intuizioni e soluzioni ogni volta originali, che fanno parlare del suo pianismo come di qualcosa di adolescenziale.», Beppu (Giappone) e Buenos Aires, e di compositori emergenti (Giovanni Sollima, George Benjamin).
In virtù dei suoi grandi meriti culturali, il 23 di giugno del 2010 il Municipio di Lugano conferì a Martha Argerich la cittadinanza onoraria.

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#pianisti 883 - BARENBOIM Daniel (1942 - viv.)

 

Daniel Barenboim (Buenos Aires, 15 novembre 1942) è un pianista e direttore d'orchestra argentino con cittadinanza spagnola, israeliana e palestinese.
Dal 1992 è direttore musicale dell'Opera di Stato di Berlino; ha ricoperto tale ruolo anche al Teatro alla Scala di Milano dal 2011 al 2015. Precedentemente aveva ricoperto la carica di direttore musicale alla Chicago Symphony Orchestra e all'Orchestre de Paris.
Nato a Buenos Aires da genitori russi di origini ebraiche, ha anche cittadinanza israeliana, spagnola e palestinese. Pianista precocissimo, esordì a sette anni nella sua città natale e studiò con il maestro Vincenzo Scaramuzza. Si perfezionò prima con Claudio Arrau e poi all'estero a Roma, Salisburgo, Parigi e con Edwin Fischer a Lucerna. Ha affiancato una prestigiosa carriera internazionale come pianista (in recital solistici, con orchestra e in formazioni cameristiche) a una brillante carriera di direttore d'orchestra, che attualmente rappresenta la parte principale della sua attività e che lo ha portato a dirigere le maggiori orchestre del mondo. Come pianista, è affermato interprete di Mozart (di cui ha inciso varie volte l'intero corpus delle sonate e dei concerti per pianoforte e orchestra, come pianista e direttore) e Beethoven (del quale ha inciso l'integrale delle 32 sonate).
L'esecuzione di Berlino nel 2006 dell'integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven è stata registrata in un cofanetto di 6 Dvd dalla Emi, allegato al quale è presentata la registrazione di una serie di lezioni pubbliche, tenute dal maestro a Chicago, ad alcuni giovani pianisti (tra cui Lang Lang). Nel corso del 2007, Barenboim ha riproposto l'integrale delle sonate beethoveniane presso il South Bank Centre di Londra e il Teatro alla Scala di Milano. Come direttore, è specialista del repertorio tardo-romantico e del repertorio operistico (Mozart, Wagner).
In formazioni da camera, ha suonato con importanti solisti, tra cui la prima moglie, la violoncellista Jacqueline du Pré, sposata a Gerusalemme nel 1967 e scomparsa nel 1987. In seguito, nel 1988 ha sposato Elena Dmitrievna Baškirova. Esordisce come direttore con la New Philharmonia Orchestra di Londra nel 1967. Dal 1975 al 1989 è Direttore Musicale dell'Orchestre de Paris.
Nel 1991 diventa direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra, carica mantenuta per quindici anni. Nel giugno 2006, viene nominato "direttore onorario a vita". Nel 1992 diventa Direttore Musicale Generale della Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Nel 2000, la Staatskapelle Berlin lo nomina Direttore Principale a vita. Nel 2001 sono sorte controversie in Israele in seguito alla direzione di musica di Wagner. Nel 1999, insieme allo scrittore Edward Said, ha fondato la West Eastern Divan Orchestra, formata da musicisti israeliani e palestinesi, di cui è direttore musicale. Dirige regolarmente i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker e l'Orchestra filarmonica d'Israele.
Dalla stagione 2007-2008 ha assunto, iniziando un rapporto stabile di cinque anni e succedendo a Riccardo Muti, la carica di 'Maestro scaligero' del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2006 vince il Premio Ernst von Siemens. Partecipa, sia come pianista sia come direttore, ai principali festival internazionali di musica; nel 2007 inaugura, alla testa dei Wiener Philharmoniker, il Festival di Salisburgo.
Nel 2008 è vincitore del premio Colombe d'Oro per la Pace, premio assegnato annualmente dall'Archivio disarmo a una personalità distintasi in campo internazionale. Nel 2009 ha vinto il Premio musicale Léonie Sonning. Nel 2010 vince l'Herbert von Karajan Music Prize del Festspielhaus Baden-Baden. Nel 2011 ha assunto il ruolo di direttore musicale della Scala. Nello stesso anno ha ricevuto a Dresda il Premio Dresda. Il 1º giugno 2012 ha diretto alla Scala la Sinfonia n. 9 (Beethoven) in onore del Santo Padre Benedetto XVI in visita a Milano per l'incontro mondiale delle famiglie. A conclusione del concerto, Benedetto XVI si è alzato in piedi, dando il via a una standing ovation durata quasi dieci minuti rivolta al maestro Barenboim.
Il 31 dicembre 2012 viene designato come direttore del Concerto di Capodanno di Vienna del 2014. Il 14 febbraio 2013 avrebbe dovuto partecipare come ospite alla terza serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio, ma per problemi di salute non ha partecipato.
Il 1º gennaio 2014 ha diretto l'Orchestra filarmonica di Vienna per il consueto concerto di Capodanno nella capitale austriaca. In tale occasione è stato protagonista di un curioso siparietto: durante l'esecuzione della Marcia di Radetzky, brano che tradizionalmente chiude il concerto di Capodanno di Vienna (durante il quale il pubblico è solito battere le mani a tempo di musica), anziché stare sul podio, è andato da ogni singolo orchestrale per stringergli la mano e complimentarsi.
Il 30 settembre 2019 è stato chiamato da Macron per le esequie di Stato del presidente Chirac. In tale occasione, ha suonato l'Improvviso Op. 142 n. 2 di Franz Schubert.
Il 1 gennaio 2022 ha diretto per la terza volta il Concerto di Capodanno di Vienna.
Nello stesso anno gli è stata diagnosticata una grave condizione neurologica che lo ha costretto a ritirarsi momentaneamente. Il maestro aveva già cancellato diversi impegni nei mesi di febbraio e aprile, proprio per problemi di salute. Il ritiro, che il maestro stesso ha definito una "pausa", rassicurando i suoi fan, è stato annunciato via social.
Daniel Barenboim conobbe la violoncellista Jacqueline du Pré nel Capodanno del 1966, per lui Jacqueline si convertì all'ebraismo; il loro matrimonio si celebrò il 15 giugno 1967 al Muro del Pianto di Gerusalemme, dopo la guerra dei sei giorni in Israele. Fu così che nacque una delle più fruttuose relazioni nel mondo musicale; alcuni opinionisti hanno paragonato la loro unione musicale a quella tra Clara e Robert Schumann. Questo è evidente dalle numerose esibizioni della du Pré con Barenboim, sia come pianista, sia come direttore d'orchestra.
Negli anni 1971-1972, a seguito della sua crisi personale (primi gravi sintomi della sclerosi multipla progressiva che la porterà alla morte nel 1987) e matrimoniale, Jacqueline du Pré ebbe una relazione con suo cognato Christopher "Kiffer" Finzi. Nei primi anni ottanta, nella fase finale della malattia di Jacqueline, Barenboim ebbe una relazione con la pianista russa Elena Baškirova. I due vissero insieme ed ebbero due figli: David Arthur, nato a Parigi nel 1982, oggi manager-writer per la band tedesca di hip hop Level 8 e Michael Barenboim, nato a Parigi nel 1985, violinista. Daniel Barenboim ed Elena Baškirova si sposarono nel 1988.

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#pianisti 886 - PINNA Riccardo ( ? - viv.)

  Riccardo Pinna nasce a Sassari in una famiglia di musicisti e comincia a dedicarsi allo studio del pianoforte sin dall’età di sei anni sot...