venerdì 12 aprile 2024

#pianisti 85 - JURIJ EGOROV (1954 - 1988)

 


Jurij Aleksandrovič Egorov (Kazan', 28 maggio 1954 – Amsterdam, 16 aprile 1988) è stato un pianista sovietico naturalizzato olandese. Studiò musica al conservatorio della sua città dai 6 fino ai 17 anni. Uno dei suoi primi insegnanti fu Irina Dubinina, ex-allieva di Yakov Zak.
All'età di 17 anni vinse il quarto premio a Parigi nel concorso internazionale Marguerite-Long-Jacques-Thibaud. Successivamente studiò al Conservatorio di Mosca con Yakov Zak medesimo, dove rimase per sei anni. Nel 1974 vinse la medaglia di bronzo al Concorso internazionale Čajkovskij a Mosca e l'anno successivo un altro terzo premio al concorso musicale internazionale Regina Elisabetta in Belgio.
Sentendosi soffocato nel sistema sovietico e perseguitato dal KGB in quanto omosessuale, fuggì dall'Unione Sovietica nel 1976 mentre era in tour in Italia, dove era stato chiamato per sostituire Arturo Benedetti Michelangeli. Successivamente, dichiarò in un'intervista:
In Russia, è impossibile vivere. È davvero ridicolo che non si possano leggere certi libri né ascoltare certa musica - Schönberg e Stockhausen, per esempio - in quanto espressioni della decadente arte capitalistica. Inoltre, io sono gay: in Russia, l'omosessualità è considerata una forma di pazzia. Io mi sentivo psichicamente malato. E chi viene scoperto omosessuale, rischia da cinque a sette anni di prigione. Mi dovevo nascondere, ed è una cosa che odio.
Dopo avere ottenuto i documenti necessari, Egorov si trasferì ad Amsterdam. Nel 1977 partecipò al concorso pianistico internazionale Van Cliburn a Fort Worth, Texas, dove suscitò un enorme entusiasmo nel pubblico. Tuttavia egli non venne selezionato per accedere alla finale, probabilmente per ragioni di opportunità politica: come affermò in seguito lo stesso Egorov, assegnare un premio a un dissidente sovietico avrebbe inficiato l'immagine del concorso come un luogo di 'distensione' politica tra le due superpotenze. Tuttavia, alcuni ascoltatori delusi formarono un comitato per raccogliere per Egorov l'equivalente del primo premio, ovvero 10.000 dollari. Alla fine l'edizione del concorso di quell'anno venne vinta dal sudafricano Steven DeGroote ma fu Egorov a riportarne la vittoria morale e a iniziare uno sfolgorante percorso di successi negli USA.
Egorov fece il suo debutto newyorkese al Lincoln Center il 23 gennaio 1978. Esattamente tre mesi dopo debuttò a Chicago, dove un critico definì il suo concerto “il debutto del decennio”. A luglio dello stesso anno il "Musical America Magazine" selezionò Youri come “musicista del mese”. Suonò per la prima volta al Carnegie Hall il 16 dicembre durante una registrazione dal vivo.
Nel 1979 due incisioni di Egorov apparvero nella classifica Billboard degli LP di musica classica più venduti.
Nel primo periodo degli anni Ottanta Egorov si ammalò di AIDS. A causa di questa sindrome, fu colpito da una forma aggressiva di meningite e divenne epilettico, perdendo progressivamente la vista e l'equilibrio a causa dei farmaci che doveva assumere. Duramente provato dalla malattia, tenne il suo ultimo concerto ad Amsterdam il 24 novembre 1987 eseguendo i sei Momenti musicali di Schubert. Chiese di ricevere legalmente l'eutanasia, che gli fu praticata il 16 aprile 1988.
La sua storia è raccontata dal giornalista Jan Brokken, che faceva parte della sua cerchia di amici più stretti, in un romanzo intitolato Nella casa del pianista (2008), pubblicato in italiano da Iperborea nel 2011.
Questo pianista rimane "nella memoria di più di un amante della musica per l'incredibile delicatezza e chiarezza del suo modo di suonare".
Scrivendo per il "New York Times", Harold C. Schonberg scrisse che Egorov suonava «... in uno stile libero e romantico, e il suo approccio è notevolmente diverso da quello di così tanti vincitori di concorsi.»
Sviatoslav Richter, Dinu Lipatti, Arturo Benedetti Michelangeli, Vladimir Horowitz sono tra i pianisti citati da Yurij Egorov come proprie influenze.
Sono stati evidenziati parallelismi tra Egorov e Dinu Lipatti come modo di suonare. Inoltre, entrambi diedero il loro ultimo concerto all'età di 33 anni, entrambi a conoscenza del fatto di avere ancora pochi mesi da vivere.
La EMI ha pubblicato un cofanetto di 7 cd dal titolo Youri Egorov - The Master Pianist.

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