giovedì 9 maggio 2024

#pianisti 200 - ALFRED CORTOT (1877 - 1962)

 

Alfred Denis Cortot (Nyon, 26 settembre 1877 – Losanna, 15 giugno 1962) è stato un pianista e direttore d'orchestra francese. Alfred Cortot nacque a Nyon nella parte di lingua francese della Svizzera; il padre era francese originario di Le Villars. Nonostante venga spesso definito franco-svizzero, Cortot ha sempre avuto solo la cittadinanza francese.
Il giovane Alfred studiò al Conservatorio di Parigi con Émile Decombes, che a sua volta fu allievo di Fryderyk Chopin, e che ebbe fra i suoi allievi anche Maurice Ravel. Con Louis Diémer, ottenne un premier prix al termine degli studi di conservatorio nel 1896. Debuttò con i Concerts Colonne nel 1897, suonando il Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven. Tra il 1898 ed il 1901 fu direttore di coro e poi assistente alla direzione del Festival di Bayreuth e nel 1902 diresse la prima parigina del Götterdämmerung di Wagner. Formò una società di concerti per poter eseguire il Parsifal di Wagner, la Missa solemnis di Beethoven, il Requiem tedesco di Johannes Brahms e opere di compositori francesi.
Nel 1905, Cortot formò un trio con Jacques Thibaud e Pablo Casals, che divenne in breve uno dei trii più importanti dell'epoca. Dal 1907 al 1923 Cortot insegnò al Conservatorio di Parigi e tra i suoi allievi vi furono Clara Haskil, Dinu Lipatti e Vlado Perlemuter. Nel 1919 con il critico musicale Auguste Mangeot, direttore de Le Monde musical, fondò l'École normale de musique de Paris, dove tenne leggendari corsi di interpretazione musicale. Come pianista, si è recato in tournée in tutto il mondo, dirigendo come ospite anche molte orchestre.
Durante la seconda guerra mondiale sostenne il Regime di Vichy in Francia e si esibì in concerti organizzati dai nazisti. Ciò lo portò ad essere dichiarato persona non grata dopo la fine della guerra. Le motivazioni che lo hanno portato ad appoggiare gli invasori nazisti sono state discusse, ma al termine della guerra gli fu vietato di esibirsi in pubblico per un anno, e in Francia la sua immagine ne soffrì molto. Cortot era particolarmente famoso per le sue interpretazioni di Fryderyk Chopin, Robert Schumann e Franz Liszt, e contribuì alle edizioni e revisioni delle loro opere, corredandole di meticolosi commenti. Come concertista Cortot rimase famoso per la sua "imperfezione" che lo portava a suonare spesso note sbagliate. Persino nelle sue registrazioni sono presenti imprecisioni, cosa in assoluto contrasto con le idee del suo impeccabile studente, Dinu Lipatti (tra gli altri suoi discepoli, Dino Ciani e Vincenzo Vitale). Tuttavia Cortot, grazie al dono naturale di una grande sensibilità interpretativa (fra le più raffinate del secolo scorso), fu in grado di incantare ugualmente il pubblico con esecuzioni affascinanti ed emozionanti.
La sua continua ricerca di uno stile interpretativo denso di emotività lo condusse ad acquisire un controllo assoluto delle variazioni di intensità del tocco grazie al quale riuscì ad esplorare sfumature timbriche e di colore sul suono fino ad allora inaudite. Vladimir Horowitz ascoltò Cortot all'Opéra National de Paris nell'esecuzione degli Studi e dei Preludi di Chopin e definì l'interpretazione insuperabile.
Di notevole interesse didattico un suo libro sull'interpretazione della musica pianistica francese che contiene analisi e commenti estetici delle opere di Debussy, Franck, Fauré, Chabrier, Ravel e Saint-Saëns.
Alfredo Casella disse di lui: "Cortot realizza il raro caso di un uomo che pensa davanti al piano. Una qualità di suono unica, per il suo timbro, per la sua nobiltà, per il suo carattere incisivo e penetrante, rende ogni nota densa di maturità […] uno stile in perpetua evoluzione".
Cortot è considerato uno dei più grandi interpreti del secolo scorso e probabilmente rappresentò la fine di un'era, dal momento che è considerato l'ultimo esponente di una corrente di pensiero che prediligeva uno stile personale e soggettivo ad una tecnica precisa, con lo scopo di favorire un'interpretazione intuitiva ed autentica. Le incisioni di Cortot costituiscono anche per tale motivo dei documenti di grande valore. Cionondimeno Cortot, specie sotto l'aspetto "pubblicitario" e manageriale (svolse sino agli ultimi anni di vita un'intensa attività concertistica in tutto il mondo, i suoi Corsi parigini e senesi erano preceduti e seguiti da imponenti battage e pubblicazioni), risulta anche una figura in anticipo sui tempi.
Morì a Losanna in Svizzara, il 15 giugno 1962, per insufficienza renale.

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lunedì 6 maggio 2024

#pianisti 199 - LELIO LUTTAZZI (1923 - 2010)

 

Lelio Luttazzi (Trieste, 27 aprile 1923 – Trieste, 8 luglio 2010) è stato un pianista, attore, cantante, compositore, direttore d'orchestra, showman, conduttore televisivo, radiofonico, scrittore e regista italiano.
Figlio di Sidonia Semani (maestra elementare a Prosecco) e Mario Luttazzi, rimane, a soli tre anni di età, orfano di padre, morto di tubercolosi. Nel 1929 la madre si stabilisce a Prosecco, dove riprende a lavorare e, durante le elementari, è allievo della madre nella scuola elementare del paese, unico italiano in una classe di sloveni; in seguito, parlando della sua infanzia, si definirà un bambino triste e pessimista, a causa dei suoi problemi familiari.
Riceve la prima formazione musicale da don Križman, parroco di Prosecco, che gli impartisce lezioni di pianoforte per alcuni mesi nella canonica del paese. Dopo la scuola media inferiore s'iscrive al liceo Petrarca di Trieste, dove instaura una grande amicizia con un suo compagno di classe, Sergio Fonda Savio, nipote di Italo Svevo. Incominciano anche in questo periodo i dissidi ideologici con la madre, che è una fascista convinta mentre Luttazzi si avvicina all'antifascismo.
Durante la seconda guerra mondiale s'iscrive all'Università di Trieste alla facoltà di giurisprudenza, sostenendo soltanto due esami poiché incomincia a suonare il pianoforte a Radio Trieste e a comporre le sue prime canzoni. Nel 1943, con alcuni suoi compagni di università, si esibisce al teatro Politeama in veste di direttore d'orchestra per aprire il concerto di Ernesto Bonino, cantante torinese molto noto all'epoca, che rimane colpito da Luttazzi, al punto da chiedergli, al termine dello show, di comporre una canzone per lui; Lelio accetta l'invito inviandogli una sua composizione, Il giovanotto matto, che nello stesso anno Bonino incide e che diviene un grande successo. Terminata la guerra, apprende dalla SIAE di aver guadagnato con la canzone 350 000 lire[2]; decide quindi di fare il musicista in maniera professionale e, nel 1948, si trasferisce a Milano, dove comincia a lavorare presso la casa discografica CGD, fondata dal suo concittadino Teddy Reno, che lo ha contattato per dargli l'incarico di direttore artistico; sempre per Teddy Reno, nel 1948, scrive Muleta mia. Nello stesso anno si sposa con la concittadina Magda Prendini (da cui si separerà nel 1963 con l'annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota). Nel 1948 diventa padre di Donatella, che intraprenderà in seguito la carriera di cantante.
Stabilitosi a Torino, nel 1950 assume l'incarico di direttore dell'orchestra RAI, creando la prima orchestra d'archi ritmica in Italia della televisione italiana; nel 1954 si trasferisce a Roma per dirigere una delle orchestre della Rai di musica leggera con le quali parteciperà a diversi programmi di varietà. Negli anni seguenti lavora nel programma radiofonico a quiz Il motivo in maschera e nella stagione 1956/1957 dirige l'orchestra nel varietà radiofonico Rosso e nero. Scrive canzoni dal carattere jazzistico e piene di swing, interpretandole al pianoforte e cantandole in uno stile molto personale; tra le più note, si ricordano Chiedimi tutto, Legata a uno scoglio, Rabarbaro blues, Senza cerini, Timido twist. Compone brani come Una zebra a pois, cantata da Mina, Vecchia America per il Quartetto Cetra, Eccezionalmente, sì per Jula de Palma, You'll say tomorrow, registrato in italiano da Sophia Loren, Souvenir d'Italie; El can de Trieste, da lui stesso cantata in dialetto triestino. L'esordio televisivo come direttore d'orchestra avviene nel programma della RAI Musica in vacanza, del 1955, programma di varietà settimanale, assieme a Gorni Kramer e agli attori Isa Bellini, Alberto Bonucci, Paolo Ferrari, Adriana Serra.
La sua carriera di presentatore incomincia nel 1962, con la trasmissione Il paroliere questo sconosciuto, un programma musicale, per la regia di Lino Procacci, che vede affiancata a Luttazzi una giovanissima Raffaella Carrà. Presenta poi trasmissioni televisive come Studio Uno con Mina, Doppia coppia con Sylvie Vartan, Teatro 10 e Ieri e oggi.
Come autore partecipa al Festival di Sanremo 1964 con Piccolo Piccolo, con testo di Antonio Amurri, interpretata da Emilio Pericoli e Peter Kraus.
È anche attore, in L'avventura di Michelangelo Antonioni e L'ombrellone di Dino Risi, e in televisione in Biblioteca di Studio Uno con il Quartetto Cetra, dove recita la parte di messer Alvise Guoro nella puntata dedicata al Fornaretto di Venezia; è inoltre compositore di colonne sonore di film, tra le quali Totò, Peppino e la... malafemmina, Totò lascia o raddoppia? e Venezia, la luna e tu.
Compone le musiche per le commedie musicali di Scarnicci e Tarabusi, e altri autori.
Alla radio conduce Hit Parade, una rubrica settimanale sui dischi a 45 giri più venduti, andata in onda ininterrottamente dal 1967 al 1976, la cui notissima sigla diceva "Lelio Luttazzi presenta... Hiiit Parade!" e seguita da un altissimo numero di ascoltatori.
Nel maggio del 1970, all'apice del successo, viene arrestato insieme a Walter Chiari con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti; l'arresto avviene in seguito all'intercettazione di una telefonata in cui Luttazzi si era limitato a girare a uno sconosciuto un messaggio avuto da Walter Chiari. Lo sconosciuto si rivelò uno spacciatore. Walter Chiari, che si trovava a Bologna, aveva telefonato a casa Luttazzi, lasciando alla governante un messaggio: «Maria, sono Walter Chiari, dica al maestro Luttazzi di chiamare questo numero - detta alla governante di Luttazzi un numero di telefono di Roma - perché io qui dal Baglioni di Bologna non riesco a chiamare».
Maria riferisce a Luttazzi il messaggio: «Ha chiamato Walter Chiari, chiede di chiamare questo numero di telefono perché lui da Bologna non riesce. E a chi risponde di dire di chiamare Walter a Bologna all'Hotel Baglioni». Lelio compone il numero di telefono e riferisce il messaggio di Walter Chiari a un tizio mai conosciuto - un certo Lelio Bettarelli, che poi si scoprirà essere uno spacciatore. La telefonata viene intercettata e Luttazzi, dopo circa una settimana, verrà preso in custodia dalla polizia dalla sua casa di piazza Trevi a Roma e portato prima a Rebibbia, per poi essere rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Dopo ventisette giorni passati in carcere, viene rilasciato e la sua posizione stralciata, venendo di fatto prosciolto senza rinvio a giudizio.
L'errore giudiziario ha però conseguenze personali e sulla carriera, in quanto nel periodo della detenzione la conduzione di Hit parade viene affidata dapprima a Renzo Arbore e poi all'ex cantante Giancarlo Guardabassi. La trasmissione Ieri e oggi, terminata prima dell'arresto, riprende il 12 marzo 1972 con la conduzione di Arnoldo Foà e di altri presentatori. La breve esperienza carceraria subita lo segna indelebilmente e gli fornisce lo spunto per il romanzo autobiografico Operazione Montecristo e il suo unico film da regista, mai trasmesso in televisione se non dopo la sua morte, L'illazione (1972). Inoltre, l'ispirazione per il film Detenuto in attesa di giudizio viene ad Alberto Sordi proprio con la lettura del libro scritto da Luttazzi nei giorni di detenzione in cella d'isolamento, per l'accusa puramente indiziaria che risulterà poi del tutto infondata. Quando una vicenda simile toccherà anni dopo al collega Enzo Tortora, prima condannato e poi assolto in appello, Luttazzi sarà uno di coloro che spenderanno parole in sua difesa.
Luttazzi ritorna alla radio a presentare Hit parade dal 26 febbraio 1971 fino alla chiusura della trasmissione nel 1976.
Nel 1979 sposa in seconde nozze Rossana Moretti, una giornalista conosciuta nel 1975 a Roma.[12]
Negli anni successivi lavora ancora saltuariamente in televisione: nel 1982 nella trasmissione Cipria di Enzo Tortora, nel 1984 in Al Paradise di Antonello Falqui, nel 1991 per Telemontecarlo a Festa di compleanno. Nel 1986 s'iscrive, con altri personaggi famosi (tra cui Dario Argento, Liliana Cavani, Damiano Damiani, Giorgio Albertazzi, Ugo Tognazzi, Domenico Modugno, Claudio Villa, Rita Pavone e Teddy Reno), al Partito Radicale, in seguito alla campagna di Marco Pannella "Diecimila iscritti entro il 31 dicembre del 1986, pena lo scioglimento".
Nel 1991 gli viene conferito il premio San Giusto d'Oro dai cronisti del Friuli-Venezia Giulia. Nel 1992, dopo una serie di concerti jazz in Italia, è insignito del Premio "Una Vita per il Jazz" dal Brass Group di Trapani.[14] Dopo questo, Luttazzi decide di ritirarsi a vita privata.
Nel 2003 scrive una canzone per Mina, Ma tu chi sei, e negli anni successivi torna anche brevemente a esibirsi in pubblico, spesso in serate in suo onore.
L'8 ottobre 2006 è ospite d'onore della trasmissione Viva Radio2, che in quell'occasione andava in onda contemporaneamente alla radio e in televisione, ritornando così in RAI 36 anni dopo l'arresto; è ospite della stessa trasmissione anche il 27 febbraio 2008. Nel 2008 è ospite di varie trasmissioni televisive e radiofoniche: il 23 febbraio del programma Che tempo che fa, facendovi ritorno il 21 dicembre, il 16 maggio partecipa al Maurizio Costanzo Show, suonando Ritorno a Trieste, il 9 dicembre alla trasmissione radiofonica di Rai Radio Village.
Nel novembre 2008 decide di ritornare definitivamente a vivere a Trieste, in un appartamento a Palazzo Pitteri, insieme alla moglie. Per l'occasione, il regista Pupi Avati gira un film documentario, che andrà in onda su Rai 5 il 30 ottobre 2011. Il 19 febbraio 2009 partecipa al Festival di Sanremo dove ritira il "Premio alla musica 2009" e accompagna al pianoforte Arisa nel brano Sincerità, nella serata dedicata ai duetti delle Proposte (Arisa vincerà il Festival nella categoria dei giovani). Il 15 agosto 2009 tiene il suo ultimo concerto, in piazza Unità d'Italia a Trieste, esibendosi con il suo sestetto.
Malato da tempo di una neuropatia periferica che si è aggravata tre mesi prima, muore per complicazioni la notte dell'8 luglio 2010, a 87 anni di età, nella sua casa di Trieste. Dopo una cerimonia privata, il corpo è stato cremato e le ceneri disperse nel mare del golfo della città giuliana, dalla sua barca chiamata "Oblomov".
Alla 59ª edizione dello Zecchino d'Oro partecipa il brano La vera storia di Noè, di cui Luttazzi fu autore: il brano fu recuperato e donato all'archivio dello Zecchino dalla Fondazione nata il 22 ottobre 2010 in suo onore, voluta dalla moglie Rossana. Nel 2013 Simona Molinari incide gli ultimi due brani inediti scritti da Luttazzi, Dr. Jekyll Mr. Hyde (presentato al Festival di Sanremo assieme a Peter Cincotti), e Buonanotte Rossana.

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domenica 5 maggio 2024

#pianisti 198 - ALEXANDER BRAILOWSKY (1896 - 1976)

 
Alexander Brailowsky (16 febbraio 1896 – 25 aprile 1976) è stato un  pianista  francese di origine russa specializzato nelle opere di  Frédéric Chopin. Fu uno dei principali concertisti negli anni tra le due guerre mondiali. Brailowsky è nato a  Kiev, allora parte dell'Impero  russo, da una famiglia ebrea, e da ragazzo ha studiato pianoforte con suo padre, un pianista professionista. All'età di 8 anni studiò a Kiev con Vladimir Puchalsky, allievo di Theodor Leschetizky. All'età di 18 anni frequentò il Conservatorio di Kiev, diplomandosi con una medaglia d'oro nel 1911. Proseguì gli studi con Leschetizky a Vienna fino al 1914, poi con Ferruccio Busoni a Zurigo e infine con Francis Planté  a Parigi. Divenne cittadino francese nel 1926.
Brailowsky fece il suo debutto in concerto a Parigi nel 1919. Brailowsky ha programmato tutti i 160 brani per pianoforte di  Frédéric Chopin da eseguire in una serie di sei concerti. Nel 1924 tenne a Parigi un recital del ciclo completo delle opere di Chopin, il primo della storia, utilizzando per parte del recital il pianoforte del compositore. Ha poi presentato altri trenta cicli della musica di Chopin a Parigi, Bruxelles, Zurigo, Città del Messico, Buenos Aires e Montevideo. Seguì un tour mondiale di grande successo. Il debutto americano di Brailowsky avvenne alla  Aeolian Hall  di New York City nel 1924. Nel 1936 fece una tournée negli Stati Uniti. Durante una serie di diciannove recital a Buenos Aires,
non ripeté mai una sola opera.
Durante la seconda guerra mondiale tenne recital per l'USO. Nel 1960 suonò nuovamente il ciclo di Chopin a Parigi e a Bruxelles in onore del 150° anniversario della nascita di Chopin. Tra il 1925 e il 1930 registrò almeno ventitré opere per l'Ampico. Le prime registrazioni audio di Brailowsky furono prodotte a Berlino dal 1928 al 1934 e pubblicate su dischi a 78 giri. Nel 1938 registrò a Londra per la HMV. Successivamente furono prodotti dischi per la RCA Victor e, negli anni '60, per la CBS. Oltre alla sua vasta produzione di Chopin, il suo repertorio comprendeva anche  Rachmaninoff, Saint-Saëns,  Liszt, Debussy  e altri.
Brailowsky morì a New York City all'età di 80 anni per complicazioni causate da  una polmonite  e gli sopravvisse sua moglie Felicia Brailowsky, morta nel 1993. Lui e sua moglie sono sepolti nel cimitero di Mount Judah a  Ridgewood, nel Queens.

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#pianisti 197 - JERZY ZURAWLEW (1887 - 1980)


Jerzy Żurawlew (Rostov sul Don, 21 gennaio 1887 – Varsavia, 3 ottobre 1980) è stato un pianista e direttore d'orchestra polacco. Żurawlew è nato a Rostov-on-Don in Russia nel 1886. Ha studiato con Aleksander Michałowski al Conservatorio di Varsavia fino al 1913 e dal 1923 ne divenne uno dei professori. Nel 1916 ha fondato una scuola di musica a Minsk (ora Bielorussia), e nel 1920 una scuola musicale a Białystok.
È noto per essere il fondatore del Concorso pianistico internazionale Frédéric Chopin.

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#pianisti 196 - ARTHUR RUBINSTEIN (1887 - 1982)

 

Arthur Rubinstein (nato Artur Rubinstein; Łódź, 28 gennaio 1887 – Ginevra, 20 dicembre 1982) è stato un pianista polacco naturalizzato statunitense.
Fu uno dei massimi pianisti del XX secolo e uno dei più grandi interpreti della musica di Fryderyk Chopin. La sua carriera durò quasi otto decenni ed eseguì più di 200 registrazioni, il suo vasto repertorio comprese autori dal XVIII al XX secolo, da Mozart a Stravinskij. Rubinstein nacque a Łódź in Polonia da una famiglia ebraica. Studiò a Varsavia, proseguendo i suoi studi a Berlino su consiglio del celebre violinista Joseph Joachim; ebbe come maestro Karl Heinrich Barth e perfezionò la propria tecnica con il compositore Ignacy Paderewski.
Nel 1892 conobbe il bambino prodigio Bronisław Huberman, violinista, di cui divenne amico e lo restò per tutta la vita fino alla sua morte.
Debuttò come concertista a Berlino nel 1900 e, in seguito, fece altre apparizioni in Germania e in Polonia. Nel 1904 si recò a Parigi, dove incontrò i compositori Ravel, Dukas, Saint-Saëns e il violinista Jacques Thibaud.
Rubinstein debuttò a New York alla Carnegie Hall nel 1906, per poi estendere il tour al resto degli Stati Uniti, oltreché all'Austria, all'Italia e alla Russia. Nel 1912 si esibì per la prima volta anche a Londra.
Durante la prima guerra mondiale Rubinstein visse prevalentemente a Londra, accompagnando il violinista Eugène Ysaÿe. Dal 1916 al 1917, suonò in Spagna e nel Sud America, sviluppando un grande entusiasmo per la musica di Granados, Albéniz, Heitor Villa-Lobos e de Falla.
Nel 1934 iniziò un periodo di assenza dai concerti che durò alcuni anni, per lavorare su tecnica e repertorio, ritornando nelle sale da concerto nel 1937.
Rubinstein trascorse il periodo della seconda guerra mondiale negli Stati Uniti, paese del quale ottenne la cittadinanza nel 1946. Dopo le vicende belliche, rifiutò di esibirsi nelle due Germanie per rispetto delle vittime dell'Olocausto.
Nel 1949, assieme a Jascha Heifetz e Pjatigorskij, fu tra i firmatari di una lettera di protesta con cui si voleva impedire un concerto sinfonico di Wilhelm Furtwängler, accusato di aver avuto rapporti non chiari con il regime nazista; l'esibizione era programmata per quello stesso anno a Chicago.
Continuò a esibirsi in concerti sino al 1976, quando dovette abbandonare le apparizioni pubbliche a causa del grave deterioramento della vista. Il suo ultimo concerto, a 89 anni, fu, nel mese di maggio 1976, alla Wigmore Hall di Londra. Morì a Ginevra nel 1982 all'età di novantacinque anni. Le sue ceneri sono state traslate in Israele.
Sebbene la sua notorietà internazionale sia prevalentemente legata al repertorio da solista, Rubinstein è stato anche un ottimo interprete della musica da camera, insieme a Szeryng, Heifetz, Pjatigorskij e al Quartetto Guarneri. Oltre a Chopin, egli registrò, tra le altre, interpretazioni di Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvořák, Isaac Albéniz, Bach, Debussy, Manuel de Falla, Fauré, Mendelssohn, Franck, Enrique Granados, Grieg, Maurice Ravel.

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#pianisti 195 - GRIGORY GINZBURG (1904 - 1961)

 
Grigory Romanovich Ginzburg (Nizhny Novgorod , 29 maggio 1904 – Mosca , 5 dicembre 1961) è stato un pianista sovietico.
Ginzburg studiò inizialmente con la madre prima di essere accettato come studente nella classe di Alexander Goldenweiser al Conservatorio di Mosca . Nel 1927 vinse il quarto premio al Concorso pianistico internazionale Chopin di Varsavia I. È stato riconosciuto come uno dei migliori musicisti dell'Unione Sovietica e ha girato più volte l'Europa. Divenne un importante professore al Conservatorio di Mosca nel 1929. Alcuni dei suoi studenti più noti sono Gleb Axelrod , Sergei Dorensky , Regina Shamvili e Sulamita Aronovsky .
Ginzburg era meglio conosciuto per il suo tocco pianistico che aveva legami con la tradizione dei musicisti del XIX secolo come Franz Liszt . Il suo repertorio eclettico e la sua arte della trascrizione hanno fatto di lui uno degli interpreti più singolari nella storia del pianoforte.

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#pianisti 194 - YVES NAT (1890 - 1956)

 
Yves Philippe Avit Nat (29 dicembre 1890 – 31 agosto 1956) è stato un pianista e cpmpositore francese. Nat è nato a Béziers e ha mostrato una precoce attitudine sia per il pianoforte che per la composizione. All'età di sette anni gli era permesso di improvvisare ogni domenica all'organo della cattedrale di Béziers durante la messa. All'età di dieci anni diresse la sua Fantasie per orchestra. Sia Gabriel Fauré che Camille Saint-Saëns lo incoraggiarono a proseguire i suoi studi al Conservatorio di Parigi nella master class del pianista Louis Diémer , ricevendo il primo premio della classe nel 1907. Si dedicò alla musica da camera , intraprese tournée di concerti con il violinista Jacques Thibaud e George Enescu ed è apparso spesso in duo con Eugène Ysaÿe . Nel 1911 fece la prima di una serie di tournée negli Stati Uniti. Fu mobilitato nel corso della prima guerra mondiale , periodo in cui produsse la prima delle sue composizioni pubblicate, i Sei Préludes pour Piano e le Sei chansons à Païney .
Negli anni che seguirono, Nat fece numerosi tour e si esibì molto spesso. Tuttavia, si ritirò dalla vita concertistica nel 1937 per dedicarsi all'insegnamento al Conservatorio di Parigi e alla composizione. Emerse da questo ritiro nel 1953 per suonare un piccolo numero di concerti di grande successo. L'ultima di queste, il 4 febbraio 1954, fu la prima del suo Concerto per pianoforte, con l' Orchestre National de la Radio-diffusion Française sotto la direzione di Pierre Dervaux , al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. I suoi allievi più importanti includono Fabienne Jacquinot, Jacqueline Eymar, Reine Gianoli , Santos Ojeda, Jean Martin, Jörg Demus, Frederic Gevers, Geneviève Joy, Lucette Descaves , Jean-Bernard Pommier , Olive Nelson Russell, Pierre Sancan e Jean-Marie. Beaudét.
Morì a Parigi, all'età di 65 anni, nel 1956.
Il suo repertorio copriva in particolare le opere di Schubert , Schumann e Brahms . Tra il 1951 e il 1955 registrò tutte le 32 sonate per pianoforte di Beethoven . Per un pianista francese della sua età, questo repertorio registrato era insolito. La maggior parte dei pianisti francesi che si svilupparono artisticamente negli anni durante e dopo la prima guerra mondiale tendevano a sostenere i compositori francesi e ad evitare il repertorio tedesco di base. Non sopravvive alcuna registrazione del vasto repertorio francese di Nat.
La forte tecnica e la ricca sonorità di Nat si adattavano mirabilmente alle sonate di Beethoven su larga scala. Tuttavia, era ben lungi dall'essere un pianista coraggioso - anzi, sebbene il suo concerto presenti alcune formidabili difficoltà tecniche, evita il classico approccio virtuosistico e cerca invece di essere quello che Nat stesso descrisse in un'intervista radiofonica come un concerto per pianoforte all'interno dell'orchestra . Ha riassunto il suo approccio come Tout pour la musique; rien pour le piano , che potrebbe essere tradotto come "Tutto per la musica, niente per il pianoforte".
Le sue composizioni rivelano un compositore che ha un talento nell'inquadrare semplici linee melodiche in armonie fantasiose, meglio illustrate dal movimento lento del suo concerto per pianoforte. Il suo stile orchestrale ricorda quello di Ravel , con una notevole predilezione per gli strumenti a percussione .
Oltre al concerto e alle opere per pianoforte solo, ha composto musica da camera e un oratorio .

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#pianisti 193 - FRANCE ELLEGAARD (1913 - 1999)

 
France Marguerite Ellegaard (10 ottobre 1913 - 17 aprile 1999) è stata una pianista ed insegnante di musica finlandese, nata in Francia da genitori danesi. Era considerata una delle più grandi concertiste del XX secolo. 
Figlia del ciclista Thorvald Ellegaard e Karen Kirstine Nicolaysen, è nata a Parigi. Ellegaard studiò al Conservatorio di Parigi e tenne la sua prima esibizione danese a Copenaghen nel 1927. Si esibì in tutta la Scandinavia e nelle capitali musicali d'Europa. Dopo l' invasione tedesca della Danimarca nel 1940, rimase in Danimarca e poi, nel 1943, andò in Svezia come rifugiata politica. Sposò il pittore finlandese Birger Carlstedt nel 1949 e divenne cittadina finlandese. Dal 1961 al 1965 si esibì in trio con Anja Ignatius e Pentti Rautawaara. Ellegaard ricevette una medaglia dalla Società accademica francese di lettere, arti e scienze nel 1933. Ricevette il danese Tagea Brandt Rejselegat  nel 1936. Dal 1969 al 1975 Ellegaard insegnò pianoforte all'Accademia Sibelius. Morì a Espoo in Finlandia. 

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#pianisti 192 - MARIA GRINBERG (1908 - 1978)

 
Maria Grinberg ( Marija Israilevna Grinberg; 6 settembre 1908 – 14 luglio 1978) è stata una pianista russa. È nata a Odessa , nell'impero russo . Suo padre era uno studioso ebraico e sua madre insegnava pianoforte privatamente. Fino all'età di 18 anni, Maria prese lezioni di pianoforte dal noto insegnante di Odessa David Aisberg . Alla fine divenne allieva di Felix Blumenfeld (che insegnò anche a Vladimir Horowitz ) e più tardi, dopo la sua morte, continuò i suoi studi con Konstantin Igumnov al Conservatorio di Mosca . Nel 1935 vinse il Secondo Premio al Secondo Concorso Pianistico dell'Unione .
Grinberg divenne una figura importante della scuola pianistica russa. Tuttavia, nel 1937 sia suo marito che suo padre furono arrestati e giustiziati come "nemici del popolo". La pianista fu licenziata dall'amministrazione statale e trovò lavoro come accompagnatrice in un gruppo coreografico amatoriale. Durante quel periodo partecipò occasionalmente a concerti suonando i timpani . In qualche modo, in seguito fu riammessa come solista di pianoforte. Divenne una pianista molto ricercata a Mosca , con concerti a Leningrado , Riga , Tallinn , Voronezh , Tbilisi , Baku e in altre città dell'Unione Sovietica .
All'età di 50 anni, dopo la morte di Joseph Stalin , le fu finalmente permesso di viaggiare all'estero. In tutto, Grinberg partecipò a 14 tournée: 12 volte nei paesi del blocco sovietico e due volte nei Paesi Bassi, dove divenne una figura acclamata a livello nazionale. I critici hanno paragonato le sue performance a quelle di Vladimir Horowitz , Arthur Rubinstein e Clara Haskil .
Solo all’età di 55 anni le fu concesso il primo – e ultimo – titolo onorifico di Artista Illustre della Federazione Sovietica Russa. A 61 anni, le fu assegnata una cattedra al Gnessin Institute of Music , dove aveva una stretta amicizia con la pianista Maria Yudina , che disse che Grinberg era "l'unica persona che voleva suonare al suo funerale". Tra quelli nella lunga lista dei suoi allievi ci sono Michael Bischoffberger, Naum Shtarkman e Regina Shamvili .
Nel 1970 fu pubblicato il suo album di 13 LP contenente tutte le 32 sonate per pianoforte di Beethoven . Questa è stata la prima volta che un pianista russo ha registrato l'insieme completo delle sonate per pianoforte di Beethoven. Tre mesi prima della morte di Grinberg nel 1978, una recensione del critico Yudenich sulla rivista Sovetskaya Muzyka definì queste registrazioni "una vera impresa d'arte".
Quando aveva circa 40 anni, notò che la sua vista era notevolmente peggiorata. Ha affrontato il problema e si è scoperto che aveva un tumore al cervello che richiedeva un intervento chirurgico. Nel giro di pochi mesi festeggiò il suo cinquantesimo compleanno eseguendo tre concerti per pianoforte in una sera: il fa minore di Bach , il terzo di Beethoven e il terzo di Rachmaninoff con l'Orchestra Filarmonica di Mosca .
Maria Grinberg morì il 14 luglio 1978 a Tallinn , in Estonia , dieci settimane prima del suo settantesimo compleanno. Il direttore dell'Istituto Gnessin, il maestro del coro Vladimir Minin (che un anno prima aveva costretto Grinberg a dimettersi dal suo incarico di insegnante), si rifiutò di tenere una cerimonia commemorativa nei locali dell'Istituto, e fu solo grazie agli sforzi del vice ministro della Cultura Kukharsky. , la grande pianista ha ricevuto il suo ultimo onore in modo adeguato.
Il suo senso dell'umorismo era leggendario. Chi l'ha conosciuta ricorda una storia. Il suo patronimico era Israilyevna (cioè "figlia di Israele", essendo Israele il nome di battesimo di suo padre). Nel 1967, durante il periodo di accresciuta tensione tra l'Unione Sovietica e lo Stato di Israele , che i sovietici chiamavano sempre "aggressori israeliani", Grinberg si presentò come "Maria Aggressorovna".

GLI ASCOLTI








#pianisti 191 - FELIX BLUMENFELD (1863 - 1931)

 
Feliks Michajlovič Blumenfel'd, nella traslitterazione anglosassone Felix Mikhailovich Blumenfeld, (Elisavetgrad, 19 aprile 1863 – Mosca, 21 gennaio 1931), è stato un compositore, pianista, direttore d'orchestra e docente russo. Nacque a Elisavetgrad, Governatorato di Cherson, nell'allora Impero russo (oggi Kropyvnyc'kyj in Ucraina), figlio dell'austriaco Michail Francevič Blumenfel'd e della polacca Marie Szymanowska. Studiò composizione al Conservatorio di San Pietroburgo allievo di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e pianoforte sotto le direttive di Fëdor Štejn tra il 1881 e il 1885. Ha poi insegnato pianoforte dal 1885 fino al 1918, e nel contempo fu anche direttore d'orchestra al Teatro Mariinskij fino al 1911.
Questo teatro ha visto le prime di alcune opere composte dal suo maestro e mentore Rimskij-Korsakov; qui egli ha diretto anche la prima russa dell'opera Tristano e Isotta di Wagner.
Nel 1908, ha diretto a Parigi la prima dell'opera di Modest Musorgskij Boris Godunov.
Dal 1918 al 1922 fu direttore dell'Università Nazionale di Teatro, Film e TV di Kiev, dove, tra gli altri, ebbe come allievo Vladimir Horowitz, sul quale esercitò una grande influenza. In quegli anni Blumenfeld aveva praticamente smesso di suonare il pianoforte a causa della parziale paralisi del lato destro del corpo (causata dalla sifilide): per questo motivo, non esemplificava il suo insegnamento suonando ma analizzava, da compositore, i testi, e da direttore d'orchestra stimolava l'allievo a trovare i timbri degli strumenti orchestrali sottintesi nella scrittura pianistica. Tornò al Conservatorio di Mosca, nel 1922, dove fu docente fino alla morte. Tra gli altri suoi allievi famosi si includono Simon Barer, Maria Judina e Marija Grinberg.
Morì a Mosca. Era lo zio di Heinrich Neuhaus e Karol Szymanowski. Come pianista, ha eseguito molte delle opere dei suoi contemporanei russi. Le sue composizioni, che hanno mostrato l'influenza di Fryderyk Chopin e Pyotr Ilyich Tchaikovsky, includono una sinfonia, pezzi per pianoforte solista, un Allegro da Concerto per pianoforte e orchestra, e lieder. I suoi pezzi di virtuosismo per pianoforte, in particolare, godono di una sorta di rinascita negli ultimi anni.

ASCOLTI DI COMPOSIZIONI DI BLUMENFEL'D

interprete Rustem Hayroudinoff

interprete Luke Faulkner

interprete Dmitry Rachmanov










giovedì 2 maggio 2024

#pianisti 190 - ALEKSANDER MICHALOWSKI (1851 - 1938)

 
Aleksander Michałowski (Kamieniec Podolski, 17 maggio 1851 – Varsavia, 17 ottobre 1938) è stato un pedagogo, pianista e compositore polacco che, oltre alla sua immensa tecnica, ha avuto un'influenza profonda sull'insegnamento della tecnica del pianoforte, specialmente in relazione al opere di Chopin e Johann Sebastian Bach, e ha lasciato questa eredità tra un gran numero di alunni. Aleksander Michałowski è nato nel 1851 a Kamieniec Podolski in Ucraina, allora parte dell'Impero russo. Dal 1867, all'età di 16 anni, ha studiato al Conservatorio di Lipsia come allievo di Ignaz Moscheles , Carl Reinecke e Theodor Coccius . Il Coccius era la sua più grande influenza, ed era industrioso, spesso praticando per 10 ore al giorno. Nel 1869 andò a Berlino e studiò sotto Carl Tausig . (Tausig tentò di fargli adottare una posizione di dito molto alta, che quasi rovinò la sua tecnica). Si trasferì a Varsavia , dove si stabilì definitivamente, nel 1870.
All'incirca in quel periodo fece l'amicizia di Karol Mikuli (1821-1897), che aveva ricevuto lezioni da Chopin tra il 1844 e il 1848, ed era a capo del Conservatorio di Lviv . Mikuli gli ha trasmesso molte delle sue idee sull'esecuzione delle sue opere; Michałowski ha anche incontrato la geniale allieva di Chopin, la principessa Marcelina Czartoryska (nata Radziwiłł), che gli ha suonato alcune mazurche . Anche Moscheles era stato amico di Chopin, e quindi Michałowski ottenne una profonda comprensione del pensiero pianistico e della performance di Chopin.
Conosceva tutte le opere di Chopin e dedicava una vita al loro studio. Durante l'esibizione, occasionalmente alterava il testo musicale e ne trascriveva alcuni come Moriz Rosenthal . Nel 1878 visitò Franz Liszt a Weimar , e all'inizio (avendo collegamenti con il Conservatorio di Lipsia) non fu dato il benvenuto, ma in seguito fece una tale impressione che Liszt riconobbe la sua autenticità della performance e approvò le varianti che presentò. Un successivo successore di Varsavia Zbigniew Drzewiecki ha scritto:
"Come interprete di Chopin ha creato un certo stile per rendere le opere del compositore che hanno trovato molti imitatori. Consisteva nella cesellatura di passaggi veloci e sottolineava la loro eleganza nel levigare i bordi dei più intensi climax espressivi, prestando all'opera di Chopin l'aria del sentimentalismo quasi da salotto. Eppure questo leggero sentimentalismo era sempre sotto il severo controllo della moderazione, della purezza strumentale e del buon gusto. 
Nel 1874 si stabilì a Varsavia e iniziò a insegnare, inizialmente privatamente. Dal 1891 divenne professore della classe dei pianisti da concerto all'Istituto di musica di Varsavia (a quel tempo sotto la direzione di Apolinary Katski ), e vi rimase fino al 1918, dopo di che insegnò alla Fryderyk Chopin Music School del Warsaw Music Society. Sottolineava in modo particolare l'importanza del gioco contrappuntistico, e durante i primi due anni di lavoro con i suoi studenti li fece suonare un sacco di JS Bach . Nel caso di una delle sue allieve più famose, Wanda Landowska , ciò portò ad una carriera dedicata a Bach e alla musica barocca. Chopin stesso aveva una particolare simpatia per Bach, e Michałowski capì che i principi contrappuntistici erano più importanti per la comprensione del lavoro di Chopin. Ha anche sviluppato gli aspetti fantasiosi e bravura del gioco dei suoi studenti. Ha usato molte dimostrazioni nelle sue lezioni e ha incoraggiato gli studenti a imitare aspetti della sua performance.
Tra i suoi molti studenti c'erano molti che avrebbero potuto avere più famose carriere internazionali se le due guerre mondiali non fossero state interrotte o in alcuni casi terminato il loro lavoro. Tra questi c'era Jerzy Żurawlew , che fondò l'International Chopin Piano Competition nel 1927. Wanda Landowska , Vladimir Sofronitsky e Mischa Levitzki erano probabilmente gli allievi più famosi. Jerzy Lefeld divenne il suo amanuense. Bolesław Kon , un allievo eccezionale, che ha studiato anche con Konstantin Igumnov , è morto nel 1936 all'età di 30 anni. Róża Etkin-Moszkowska è stato ucciso nel ritiro tedesco da Varsavia nel 1944. Henryk Pachulski (nato nel 1859) e Piotr Maszyński ( nato nel 1855) erano tra i suoi primi allievi, Stanislaw Urstein , Edwarda Chojnacka , Wiktor Chapowicki , Józef Śmidowicz , Vladimir Sofronitsky e Bolesław Woytowicz tra i successivi. Heinrich Neuhaus , un famoso insegnante, i cui allievi hanno incluso Sviatoslav Richter , Emil Gilels , Yakov Zak e Ryszard Bakst , ha ricevuto lezioni da Michałowski. Radziwonowicz elenca anche Stefania Allina, Zofia Buckiewiczowa, Janina Familier Hepner, Zofia Frankiewicz, Stefania Niekrasz, Stanislaw Nawrocki, Ludomir Różycki , Piotr Rytel, Henryk Schulz-Evler, Władysław Szpilman , Juliusz Wolfsohn e Alexander Zakin come allievi di Michałowski. Józef Turczyński , il suo immediato successore a Varsavia, e dopo di lui Zbigniew Drzewiecki , non erano suoi studenti, ma continuarono il suo lavoro come insegnanti principali della scuola polacca.
Michałowski era anche un musicista da camera e eseguiva duetti con il violinista Stanisław Barcewicz , e trio con Barcewicz e il violoncellista Aleksandr Verzhbilovich .
Ha scritto 35 opere di pianoforte (per lo più brevi e brillanti) e ha prodotto un'edizione istruttiva delle opere di Chopin. [Realizzò un numero considerevole di dischi per grammofono, realizzati in tre diversi periodi, il primo intorno al 1906, il secondo intorno al 1918 e l'ultimo negli anni '30. Harold C. Schonberg riteneva di aver rivelato una "voce eroica". Sebbene fosse stato un concertista di grande successo, si dedicò sempre più all'insegnamento, in particolare quando la sua visione fallì rapidamente dopo il 1912. Tuttavia fu persuaso di nuovo sulla piattaforma da una collega, la signora Ruszczycówna, e diede un gran numero di concerti negli anni seguenti , nel 1919 celebra un mezzo secolo dal suo debutto. Nel 1929 eseguì entrambi i concerti di Chopin in un unico concerto. 
Morì a Varsavia all'età di 87 anni, il 17 ottobre 1938, anniversario della morte di Chopin.

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#pianisti 189 - LEO SIROTA (1885 - 1965)

 
Leo Grigor'evič Sirota (Kamianets-Podilskyi, 4 maggio 1885 – New York, 25 febbraio 1965), è stato un pianista russo naturalizzato statunitense, di origini ebraiche. Leo Sirota iniziò a studiare pianoforte all'età di cinque anni. All'età di nove anni stava già dando concerti e venne all'attenzione di Paderewski, che invitò il ragazzo a studiare con lui. I genitori di Sirota, però, pensarono che fosse troppo giovane e così frequentò i conservatori di Kiev e, più tardi, di San Pietroburgo. Nel 1904 però si recò a Vienna per studiare con Ferruccio Busoni.
Lavorò come pianista delle prove con il direttore d'orchestra Jascha Horenstein, di cui aveva sposato la sorella, Augustine Horenstein. Il concerto di debutto di Sirota a Vienna deve essere stato un'occasione memorabile: comprendeva la Sonata per due pianoforti K448 di Mozart con Busoni che suonava l'altro pianoforte, seguito dal Concerto per pianoforte di Busoni, con Busoni come direttore, e si concludeva con la versione per due pianoforti della Don Juan Fantasy di Liszt.
Sirota e la sua famiglia si stabilirono in Giappone nel 1929, rimanendovi per 16 anni, insegnando e tenendo recital. Fu insegnante di pianoforte di Minoru Matsuya (1910–1995) e Takahiro Sonoda (1928-2004). Mentre era in Giappone sostenne i pianoforti Yamaha contro la moda prevalente in Giappone degli strumenti Bechstein e Steinway.
Durante la seconda guerra mondiale, lui e sua moglie furono internati a Karuizawa, Nagano, mentre sua figlia era al sicuro negli Stati Uniti. Dopo la seconda guerra mondiale si trasferì in America e insegnò a Saint Louis. Una stazione radio locale gli chiese spesso di trasmettere e gran parte della sua produzione registrata sopravvissuta proviene dai nastri cartacei che lo studio gli dava dopo ogni trasmissione. Il suo repertorio era vasto, comprese le opere complete di Chopin, che trasmetteva. Il suo modo di suonare è caratterizzato da un tono luminoso e da interpretazioni semplici, quasi pignole, sostenute da una tecnica sorprendente: si dice che la sua interpretazione dell'arrangiamento di Rosenthal del valzer del minuto di Chopin con la mano destra nelle terze abbia sbalordito Arthur Rubinstein. Poiché la sua eredità registrata ha richiesto una rimasterizzazione specializzata, è solo di recente che la sua statura come pianista è stata apprezzata.
Sirota morì a New York nel 1965.

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#pianisti 188 - MATTHIAS KIRSCHNEREIT (1962 - viv.)

 

Matthias Kirschnereit (nato nel 1962) è un pianista classico tedesco. Nato a Dorsten, Kirschnereit è cresciuto in Namibia e successivamente ha studiato alla Hochschule für Musik Detmold con Renate Kretschmar-Fischer. È stato vincitore di premi in rinomati concorsi in Germania e all'estero, come il Deutscher Musikwettbewerb di Bonn, il Concours Géza Anda di Zurigo e il Sydney International Piano Competition . Nel 1989 ha ricevuto il Förderpreis des Landes Nordrhein-Westfalen für junge Künstlerinnen und Künstler.
Tra gli ensemble con cui Kirschnereit si esibisce figurano la Tonhalle-Orchester Zürich , la Radio-Sinfonieorchester Stuttgart e il Lucerne Festival Strings.
Nel 1997 Kirschnereit, che vive ad Amburgo, ha ricevuto una cattedra presso l' Università di Musica e Teatro di Rostock.
Esistono più di 20 registrazioni su CD con l'interprete Kirschnereit, inclusa una registrazione completa di tutti i concerti per pianoforte di Mozart con l' Orchestra Sinfonica di Bamberga realizzata tra il 1999 e il 2006 per l' etichetta ARTE NOVA/ Sony BMG. Per la prima registrazione mondiale del concerto per pianoforte ricostruito in mi minore di Felix Mendelssohn Bartholdy insieme alla Robert-Schumann-Philharmonie Chemnitz diretta da Frank Beermann Kirschnereit ha ricevuto l' ECHO Klassik nel 2009. Dal 2012 Kirschnereit è direttore artistico del Gezeitenkonzerte in Ostfriesland.

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#pianisti 187 - ELISO VIRSALADZE (1942 - viv.

 

Ėliso Konstantinovna Virsaladze (Tbilisi, 14 settembre 1942), è una pianista georgiana. Ėliso Virsaladze è nata a Tbilisi, in Georgia. Il padre, Constantine Virsaladze, e il nonno, Spiridon Virsaladze, erano due illustri medici. Ha ricevuto la sua prima lezione all'età di 8 anni da sua nonna, un'apprezzata insegnante, e si è diplomata presso il conservatorio della sua città. Ha continuato gli studi al Conservatorio di Mosca, sotto la guida di Jakov Zak e Heinrich Neuhaus. Nel 1962 si è classificata terza al Concorso internazionale Čajkovskij di Mosca e nel 1966 ha vinto il concorso Schumann di Zwickau.
Dal 1967 insegna al Conservatorio di Mosca e dal 1995 all'Hochschule für Musik und Theater München.
Molti suoi allievi sono risultati vincitori di importanti concorsi nazionali e internazionali: B. Berezovskij, E. Voskresenskaja, V. Broneveckij, J. Kacenelson, A. Volodin, D. Kaprin, M. Kolomijceva, A. Osminin, L. Akopova, M. Nahapetov, T. Černičko, O. Maceratini, E. Mirkasimova. D. Šiškin
Dai trionfi nei concorsi, ha intrapreso una brillante carriera che l'ha vista collaborare con direttori quali Kirill Kondrašin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch e Evgenij Svetlanov.
È spesso membro della giuria dei concorsi pianistici più importanti a livello internazionale. È una rinomata interprete di Robert Schumann, Beethoven, Mozart e Fryderyk Chopin.
Nel 1989 è stata insignita del titolo Artista Nazionale dell'URSS.

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mercoledì 1 maggio 2024

#pianisti 186 - BRUNO LEONARDO GELBER (1941 - viv.)

 

Bruno Leonardo Gelber (nato il 19 marzo 1941) è un pianista classico argentino nato a Buenos Aires, con origini austriache e franco - italiane. Suo padre era un violinista, sua madre una pianista. Fece la sua prima apparizione pubblica all'età di 5 anni, e iniziò gli studi con Vincenzo Scaramuzza (l'insegnante di Martha Argerich ) all'età di 6 anni. Fu costretto a letto per un anno a causa della poliomielite all'età di 7 anni, ma riuscì a sopravvivere. Debuttò formalmente in recital quando aveva 8 anni. Zoppica leggermente ma non ha bisogno delle stampelle.
Quando aveva 15 anni, Gelber suonò il Concerto di Schumann sotto la direzione di Lorin Maazel nella sua nativa Buenos Aires, attirando notevole attenzione. All'età di 19 anni andò a Parigi per studiare con Marguerite Long e l'anno successivo vinse il 3° premio al Concorso Long-Thibaud. 
Da allora la carriera di Gelber lo ha portato in tutto il mondo ed è apparso con molte delle più grandi orchestre e direttori d'orchestra del mondo. Ha effettuato numerose registrazioni, tra cui 19 dell'integrale delle sonate di Beethoven . Si è specializzato nel repertorio classico e romantico, ma è arrivato tardi a Rachmaninoff , a causa delle sue dita tozze.
Risiede a Monte Carlo e Buenos Aires , nella Torre Saint art déco nel quartiere di Once. Le registrazioni di Gelber gli sono valse premi prestigiosi, tra cui due Grand Prix de L'Académie Charles Cros e Le Prix de l'Académie de Paris.

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#pianisti 185 - ANTONIN KUBALEK (1935 - 2011)

 

Antonín Kubálek (8 novembre 1935 – 18 gennaio 2011) è stato un pianista classico  ceco-canadese. Kubálek è nato a  Libkovice, distretto di Most, Cecoslovacchia  e ha studiato a  Praga  con il pianista ceco  František Maxián  . Emigrò in  Canada  nel 1968 e si stabilì a  Toronto. Durante la sua permanenza in Canada, Kubálek si è esibito in concerti da solista, da camera e orchestrali.
Il talento artistico e musicale di Antonin Kubálek ha suscitato rispetto e ammirazione da parte del pubblico e della critica a livello internazionale. Ha ricevuto tre standing ovation  dopo la sua esibizione al  Rudolfinum  al  Festival di Primavera di Praga  del 2002. Nel novembre 2002 Kubálek è stato insignito del premio onorario  dell'UNESCO  dal Consiglio musicale ceco. Il suo repertorio eccezionalmente ampio comprendeva musica ceca e canadese, compresi brani contemporanei; ma anche opere romantichedi Chopin, Schumann e soprattutto Brahms, per il quale è considerato uno dei massimi interpreti degli ultimi tempi.
Educatore rispettato, Kubálek ha prestato servizio nelle facoltà del  Conservatorio Reale di Musica,  dell'Università di Toronto,  dell'Università di York  , del  Conservatorio di Praga  e dell'Accademia  delle Arti dello Spettacolo di Praga. Ha presieduto la Fred Gaviller Memorial Foundation, un'organizzazione di Toronto la cui missione era sponsorizzare recital di debutto di giovani artisti. Kubálek è stato anche presidente del comitato consultivo della Kapralova Society a  Toronto  e ha partecipato al primo documentario canadese su Vítězslava Kaprálová  per la CBC Radio 2 nel 2001. Nel 2003 ha fondato un festival annuale a Zlaté Hory nella  Repubblica Ceca, The International Corsi di pianoforte Kubalek, per giovani pianisti. Tra i suoi allievi più importanti dell'epoca vi furono Richard Pohl e Birute Bizeviciute.
Kubálek è stato nominato due volte per il  Juno Award  in Canada. Morì a Praga dopo un intervento chirurgico per un tumore al cervello.

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#pianisti 184 - RAFAEL OROZCO (1946 - 1996)

 
Rafael Orozco Flores (24 gennaio 1946 – 24 aprile 1996) è stato un pianista classico spagnolo . Orozco è acclamato come uno dei più grandi pianisti concertisti spagnoli. Proveniva da una famiglia di musicisti di Córdoba e studiò con José Cubiles, Alexis Weissenberg e Maria Curcio, l'ultima e preferita allieva di Artur Schnabel. La sua carriera professionale iniziò dopo aver vinto il primo premio al Concorso pianistico internazionale di Leeds nel 1966 nel Regno Unito .
Il suo vasto repertorio comprendeva opere di Frédéric Chopin, Franz Liszt, Franz Schubert, Manuel de Falla, Sergei Rachmaninoff e Isaac Albéniz . Ha tenuto recital in cinque continenti e ha partecipato come solista con le più grandi orchestre del mondo, tra cui quelle di Cleveland, Chicago, New York, Filadelfia, Los Angeles, Berlino, Vienna, Parigi e Londra. Orozco ha anche partecipato a festival musicali a Osaka, Praga, Berlino, Santander, Edimburgo, Spoleto e Aldeburgh.
Il pianismo di Orozco è stato utilizzato nel film di Ken Russell del 1970 The Music Lovers , basato sulla vita di Pyotr Ilyich Tchaikovsky . Nel 1986, Córdoba assegnò a Orozco la Medaglia d'Oro della città e il titolo di Hijo Predilecto (Figlio Prediletto).
Orozco morì di AIDS nel 1996. Il Conservatorio Superior de Música Rafael Orozco de Córdoba è intitolato in suo onore.

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#pianisti 183 - LEONARD PENNARIO (1924 - 2008)

 
Leonard Pennario (9 luglio 1924 – 27 giugno 2008) è stato un  pianista  e  compositore  classico  americano. È nato a  Buffalo, New York, ed è cresciuto a  Los Angeles, frequentando  la Los Angeles High School  e rimanendo a Los Angeles per tutta la sua carriera. Si è fatto notare per la prima volta quando ha eseguito  il Concerto per pianoforte  di  Edvard Grieg  all'età di 12 anni, con la  Dallas Symphony Orchestra. L'esecutore in programma si era ammalato e il modo di suonare il pianoforte di Pennario aveva attirato l'attenzione del direttore d'orchestra  Eugene Goossens, che lo raccomandò come solista dopo essere stato assicurato da Pennario checonosceva l'opera. In effetti, non aveva mai visto la musica e nemmeno ascoltata, ma l'ha imparata in una settimana. 
Ha studiato con  Guy Maier  ,  Olga Steeb  e  Isabelle Vengerova  e ha frequentato la  University of Southern California, dove ha studiato composizione con  Ernst Toch. La seconda guerra mondiale interruppe la sua carriera e prestò servizio nelle  forze aeree dell'esercito americano  nel  China Burma India Theatre, dove le sue abilità pianistiche furono presto realizzate e servì bene intrattenendo le truppe dell'operazione  Air Transport Command  conosciuta come The Hump. Di tanto in tanto doveva suonare i tasti mancanti sulle tastiere dei pianoforti in un paio di basi più remote. Fu congedato nel 1946 come
sergente maggiore e gli furono assegnate tre Battle Stars. Tuttavia, aveva fatto il suo debutto, in uniforme, con la  New York Philharmonic  alla  Carnegie Hall  il 17 novembre 1943, con  Artur Rodziński, suonando il Concerto per pianoforte n. 1 di Liszt.
Poco dopo la morte di  Sergei Rachmaninoff , il direttore d'orchestra Dimitri Mitropoulos  invitò Leonard Pennario ad essere il solista in un concerto commemorativo, suonando il  secondo concerto per pianoforte  con la  Minneapolis Symphony Orchestra. Pennario divenne il primo pianista dopo lo stesso compositore a registrare tutti e quattro i concerti per pianoforte di Rachmaninoff e la Rapsodia su un tema di Paganini. La sua registrazione del secondo concerto di Rachmaninoff è stata utilizzata per il film  September Affair (1950), in cui  Joan Fontaine  interpreta un pianista che si prepara a suonare il concerto.
A partire dagli anni '60 ha suonato in un rinomato trio con il violinista  Jascha Heifetz  e il violoncellista Gregor Piatigorsky. Miklós Rózsa  ha scritto un concerto per pianoforte per Pennario, ed è stato il solista nella prima esecuzione, con la  Los Angeles Philharmonic e Zubin Mehta  .
Pennario ha registrato oltre 60 LP, la maggior parte dei quali di compositori risalenti a  Chopin  e successivi. È forse meglio conosciuto per aver sostenuto alcuni compositori moderni come  George Gershwin, Rachmaninoff, Rózsa,  Louis Moreau Gottschalk  e  Sergei Prokofiev. Nel 1958, era a pari merito con  Walter Gieseking  in termini di dischi classici più venduti che coinvolgevano il pianoforte.
Pennario si ritirò dalle esibizioni attive e dalle registrazioni negli anni '90. Ha scritto alcuni pezzi suoi, come Midnight on the Cliffs , March of the Lunatics e un arrangiamento a 4 mani del  Minute Waltz  di Chopin.
È stato inserito nella Buffalo Music Hall of Fame nell'ottobre 2007.  Oltre ad essere ben rappresentato nelle enciclopedie musicali, è stato un Life Master nei tornei  di bridge  ed è elencato  nell'Enciclopedia ufficiale del bridge  , vincendo in particolare un evento Open Pairs in Cina nel 1991.Una volta faceva parte di un quartetto di celebrità con  Don Adams, Les Brown  e la figlia di  Jack Benny, Joan Benny.
Morì per complicazioni dovute al  morbo di Parkinson  il 27 giugno 2008 all'età di 83 anni, a  La Jolla, in  California.  

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#pianisti 400 - MARIA JOAO PIRES (1944 - viv.)

  Maria João Pires (Lisbona, 23 luglio 1944) è una pianista portoghese. La sua carriera inizia prestissimo: a cinque anni tiene il primo rec...