#pianisti 297 - MEGUMI HASHIBA (? - viv.)

 

Megumi Hashiba è nata in Giappone e ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di quattro anni. Fin da giovane ha preso lezioni da Mitsuko Uchida, la cui influenza è stata decisiva nei suoi studi al Conservatorio di Musica Toho-Gakuen di Tokyo. Nel 1985, mentre era ancora studentessa, vinse il primo premio e il premio speciale Masuzawa al rinomato concorso nazionale Nihon Music in Giappone. Nel 1987 si è recata in Germania per studiare con il Prof. Pavel Gililov alla Musikhochschule di Colonia. Nel 1993 ha conseguito il diploma di performance solistica. Megumi Hashiba è stata nominata vincitrice di concorsi internazionali come il Concorso Johann Sebastian Bach di Lipsia e il Concorso musicale Tomassoni di Colonia. Ha ricevuto ulteriori elogi al Concorso Epinal in Francia e al Concorso Schumann a Zwickau. Dopo aver terminato gli studi si è esibita in concerti in Germania e in Asia, sia come solista che come musicista da camera. Ha ricevuto inviti allo Schleswig-Holstein Music Festival, al Ruhr Piano Festival, al Lionel Tertis Festival, all'Euriade, ai Rencontres Musicales Internationales d'Enghien e all'Accademia Kronberg. È molto richiesta come partner di musica da camera e appare regolarmente ai concerti di musica da camera della WDR, all'Accademia estiva internazionale di Seeheim e tiene numerose masterclass. Inoltre, ha registrato produzioni di CD per la TACET con il violista Hartmut Lindemann e con il violoncellista Tray Lee per la EMI/Asia. Dal 1994 Megumi Hashiba è docente di coaching strumentale e musica da camera alla Musikhochschule di Colonia, dove ha lavorato con diversi artisti. Nel corso degli anni, questi hanno incluso Boris Pergamenschikov, Igor Ozim, Viktor Tretjakov, Rainer Moog, Gorjan Kosuta, Matthias Buchholz, Ralph Manno, Frans Helmersson, Mihaela Martin, Ariadne Daskalakis, Susanna Yoko Henkel, Alban Gerhardt, Antoine Tamestit e Nicolas Altstaedt. Inoltre, ha ricevuto importanti impulsi artistici da Tatjana Nikolaeva, Karl-Heinz Kämmerling, Miriam Fried e Pierre Amoyal.

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